Presentazione Dottorato in Diritto Pubblico, Internazionale ed Europeo
Il corso di dottorato in Diritto pubblico, costituzionale ed europeo, attraverso il coinvolgimento del Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale e del Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici, mira a formare dottori di ricerca altamente qualificati, provvisti delle necessarie metodologie di ricerca e di elaborazione critica dei dati e delle conoscenze acquisite, attraverso lo studio coordinato di temi concernenti discipline che trovano matrice comune nel diritto pubblico (diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto tributario), anche in prospettiva comparata, e nel diritto europeo e internazionale.
Punto di forza del corso è la interdisciplinarietà tra settori tradizionalmente usi al confronto scientifico.
Il corso ha durata triennale, durante il quale i dottorandi sono chiamati ad acquisire competenze individuali trasversali; a frequentare corsi specialistici, scelti nel Catalogo di Ateneo per la formazione dottorale, funzionali alla propria attività di ricerca; a partecipare attivamente a seminari di alta qualificazione (di carattere prevalentemente interdisciplinare) sulle questioni più attuali nell’ambito delle discipline proprie del dottorato; a redigere una tesi, su argomento prescelto tra le tematiche di ricerca proposte dal Collegio dei docenti, con la supervisione di un tutore e di un co-tutore.
Il dottorato comprende due curricula (curriculum di Diritto internazionale ed europeo e curriculum di Diritto costituzionale e amministrativo). La formazione comune assume tuttavia rilievo sia nel corso del primo anno, sia negli anni successivi, soprattutto attraverso i seminari di alta formazione, nell’ambito dei quali i dottorandi sono chiamati a mettere a confronto le rispettive esperienze.
È favorita la mobilità internazionale dei dottorandi, affinché possano svolgere un periodo di ricerca all’estero presso Atenei o centri di ricerca stranieri (fino a 12 mesi). A tal fine, il dottorato aderisce al Programma LERU Law Exchange – Short term research stay for PhD candidates.
È possibile concordare lo svolgimento della tesi in co-tutela con Atenei stranieri.
Durante il Corso di Dottorato lo/la studente/essa dovrà:
- acquisire competenze di alto livello tramite lo studio approfondito di uno degli ambiti di ricerca ricompresi nel Corso (diritto pubblico, internazionale ed europeo), anche con taglio interdisciplinare;
- acquisire metodologie e tecniche di ricerca del settore giuridico;
- concepire e realizzare una ricerca originale, caratterizzata da rigore scientifico e solido impianto argomentativo, che contribuisca ad ampliare le conoscenze a livello nazionale o internazionale;
- acquisire capacità di comunicazione dei risultati della propria ricerca (attraverso la presentazione delle proprie ricerche a seminari e convegni e attraverso pubblicazioni scientifiche).
CURRICULUM DI DIRITTO INTERNAZIONALE ED EUROPEO
A) Il diritto internazionale è oggetto di studio sia nella sua dimensione pubblicistica, sia in quella dei rapporti tra privati connotati da elementi di transnazionalità. Alla prima si ascrivono tanto lo studio delle fonti e dei soggetti del diritto internazionale, quanto quelli dell’illecito internazionale, del diritto internazionale dell’economia e dell’ambiente, della tutela internazionale dei diritti umani, del diritto internazionale degli spazi, della sicurezza internazionale, inclusa la cybersecurity, del diritto internazionale dei conflitti armati, della protezione internazionale del patrimonio culturale. Nell’ambito del diritto internazionale privato e processuale il dottorato indirizza alla ricerca con riferimento ai profili inerenti alla giurisdizione, alla legge applicabile e alla circolazione delle decisioni, anche arbitrali, tanto con riferimento alle relazioni personali e familiari, quanto alle relazioni commerciali e finanziarie, senza trascurare la dimensione trasversale connessa all’impatto della digitalizzazione su tali dinamiche e sul funzionamento delle norme internazionali ed europee rilevanti.
B) Con riferimento al diritto dell’Unione europea, sono oggetto di studio i profili istituzionali propri della materia, in particolare i principi fondamentali e le regole di funzionamento dell’UE, la tutela giurisdizionale e i rapporti con gli ordinamenti degli Stati membri. Sul piano del diritto sostanziale, sono oggetto di studio le tradizionali branche del processo di integrazione europea – quali, fra le altre, la cittadinanza europea e lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG); il mercato interno, con le libertà di circolazione e il regime della concorrenza; l’unione economica e monetaria; l’azione esterna dell’Unione, le politiche migratorie e di asilo – come pure delle altre branche sviluppatesi a seguito delle evoluzioni di quel processo, quali ricerca e sviluppo tecnologico, consumatori, ambiente, sanità, digitale, cultura.
CURRICULUM DI DIRITTO COSTITUZIONALE E AMMINISTRATIVO
Sono oggetto di studio, anche in prospettiva comparata:
A) i concetti fondamentali del diritto costituzionale: natura e trasformazioni della rappresentanza politica, relazione tra istituzioni politiche e di garanzia, rapporto tra diritto politico e diritto giurisprudenziale, decentramento territoriale, organizzazione e funzioni della magistratura, giustizia costituzionale, diritti fondamentali, con particolare riferimento al principio di non discriminazione, tenendo anche conto dell’impatto che su di essi hanno, da un lato, l’adesione all’Unione europea e ad altre organizzazioni sovranazionali, e, dall’altro, il progresso della scienza e della tecnica;
B) le complessità caratterizzanti l’odierno diritto amministrativo: organizzazione e funzionamento delle PA anche sotto l'influenza del diritto dell'UE e del diritto internazionale, nuovi modelli organizzativi, gestione dei rapporti di lavoro e dei beni pubblici, istituti di semplificazione delle procedure e di liberalizzazione delle attività, ricorso a strumenti del diritto comune, responsabilità delle pubbliche amministrazioni e dei pubblici agenti, tutela giurisdizionale nei confronti dei loro atti e comportamenti, con l'opportuna attenzione per alcune discipline di settore tra le quali i beni culturali, il governo del territorio, il diritto dell'ambiente e la contrattualistica pubblica;
C) le questioni poste dal diritto tributario nel contesto di un sistema finanziario europeo multilevel, rispondente a criteri di equità ed efficienza, che preveda l’attribuzione all’UE di risorse proprie, in cui confluisca anche il prelievo sulle attività digitali, e, a livello degli Stati membri, assicuri un prelievo minimo sui redditi delle società, una più efficiente cooperazione tra amministrazioni, la soluzione dei conflitti tra potestà impositive su fattispecie dotate di elementi di estraneità mediante ADR, in funzione di un più equo riparto complessivo dell’onere del finanziamento delle spese pubbliche.